buick 8

(from a buick 8)

Di Stephen King

Come ogni americano nato dopo la seconda guerra mondiale, King non ha resistito al fascino dell'automobile lussuosa o d'epoca o entrambe le cose. Non è raro che i personaggi dei suoi romanzi, nel descrivere un'auto, dicano il modello ed anche l'anno, cosa poco diffusa oggi in Italia. A distanza di 19 anni dalla pubblicazione di un romanzo incentrato su una plymouth fury del 1958, torna a mettere un'auto, stavolta una buick roadmaster del 1954, al centro di un suo romanzo. É un'auto strana, non ha nulla per potersi muovere ma in un modo o in un altro arriva presso un rifornimento di carburante. Quando il suo proprietario sparisce, l'auto attira su di sé la curiosità del benzinaio e dei poliziotti che vanno a rimuoverla per trasportarla in un capannone dove finisce col restare per anni, creando non pochi fenomeni paranormali. La storia è interessante e coinvolgente, anche se questo autore mi ha abituato a lavori di livello più alto, soprattutto il coinvolgimento con la squadra da parte di Ned, figlio di un poliziotto ucciso in un incidente d'auto da un guidatore ubriaco. Di certo non tra le sue opere migliori, ma comunque gradevolissimo.

<- Libro precedente | Libro successivo ->