il mondo nuovo

il mondo nuovo

(brave new world)

Di Aldous Leonard Huxley

Pubblicato nel 1932
Pagine: 212
Genere: Fantascienza & Fantasy




Lo schema tipico del romanzo distopico prevede sempre un forte impatto con la realtà in cui è narrata la storia, in modo da colpire ed interessare subito il lettore, per poi procedere gradualmente verso l'elemento imprevedibile, che fa saltare, o almeno rischia di far saltare, il complesso sistema che regola la società distopica. Qui piuttosto che di distopia sarebbe più corretto parlare di utopia, ma lo schema è lo stesso. La società impone delle condizioni che alle persone piacciono, non ci sono privazioni o obblighi, qui ciascuno fa esattamente ciò che vuole, perché la volontà del singolo viene plagiata dalla nascita con delle tecniche che dividono gli individui in caste e ciascuno è contento di far parte della propria. Nascite controllate con umani tipizzati, indottrinamento durante tutto lo sviluppo embrionale fino alla nascita, somministrazione di droghe che mettono il buon umore, abolizione del concetto di famiglia e promiscuità vista come una virtù, fanno di questa società una gabbia entro la quale ogni essere umano è ben felice di stare. Huxley la dirige con maestria e sembra aver ben chiaro il quadro sociale e politico dei decenni che verranno. L'elemento che interferisce con il sistema è l'immissione di un "selvaggio" (ovvero qualcuno nato fuori da questa società controllata) dentro la società. Il ragazzo vede felicità e benessere, ma non riesce ad adeguarsi a un mondo diversissimo dal suo, un mondo dove la comunità è più importante del singolo, dove l'uomo si è spersonalizzato, non ha più una identità propria, né voglie o desideri diversi da quelli degli altri. Bello e inquietante, lo definirei formativo e lo consiglio a tutti.


<- Libro precedente | Libro successivo ->