il cuoco dell'Alcyon

Di Andrea Camilleri

L'Alcyon è una goletta che si fa vedere per periodi brevissimi nel porto di Vigàta. Montalbano assiste fortuitamente alle operazioni di rifornimento viveri della goletta e la cosa lo incuriosisce. Troppe provviste per un equipaggio composto da così poche persone, vuoi vedere che c'è qualcosa sotto? Sì, ovviamente qualcosa sotto c'è, di mezzo c'è anche l'FBI e il commissario non si sottrae alla richiesta di partecipazione che gli viene fatta da un agente italoamericano. Il problema, però, è che questo soggetto era stato pensato per essere destinato a ben altro uso finale, di sicuro non a un romanzo del commissario Montalbano. Ciò che ne viene fuori è un'americanata che mi ha lasciato perplesso. A un autore come questo si perdona tutto, soprattutto quando ti accorgi che il finale è scritto frettolosamente perché chi si è fatto aiutare per scriverlo, stava vivendo gli ultimi giorni di una lunga vita piena di soddisfazioni. Però non riesco a sottrarmi all'onestà intellettuale che ho avuto nei primi 499 libri letti e, a malincuore, il numero 500, dedicato a questo immenso autore pochi giorni dopo la sua morte, devo necessariamente stroncarlo. Non mi è piaciuto, non mi ha lasciato niente, inoltre al posto del commissario mi sarei comportato in modo molto diverso più e più volte. Peccato.

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