storia di una ladra di libri

storia di una ladra di libri

(the book thief)

Di Markus Zusak

Pubblicato nel 2005
Pagine: 576
Genere: Storico & Politico




Potente e commovente sono i primi termini che mi vengono in mente se devo definire questo libro. Non è da poco, vista l'assoluta non originalità dell'argomento che tratta, o meglio, del contesto storico in cui è ambientato. Siamo nella Germania nazista nel 1939, Hitler ha puntato il suo sguardo su territori europei che secondo lui dovrebbero appartenere alla sua Germania. La storia, narrata dalla morte, una particolarità che rende questo libro più unico che raro, scorre lungo tutti gli anni della guerra, fino a dopo l'armistizio. Il lettore conosce anche fin troppo bene come andarono le cose per la Germania, dichiarazioni trionfalistiche poi smentite dai fatti, vittorie iniziali trasformate in disfatte devastanti, di conseguenza nelle prime pagine del libro prova a immaginarsi il destino dei protagonisti, ma il percorso che conduce al finale è di una bellezza rara. Quando la madre li porta alla famiglia adottiva, Liesel e il fratellino sono dei bambini. Il piccolo muore durante il viaggio, lei ruba il primo libro proprio al termine della sepoltura. Trova una nuova casa, una nuova famiglia, una nuova prospettiva di vita, ma tutto si fa sempre più triste e stentato man mano che passano i giorni, le settimane, i mesi. Anche gli amici di scuola si arrangiano come possono. Lei se la cava grazie alla sua indole e a qualche amicizia. Ma il destino della Germania non si può arrestare ed è inevitabile fare i conti con le conseguenze. Il libro non è mai banale, è scritto in modo molto originale e in alcune pagine le immagini sono parte integrante della storia. Il finale, originale pur trovandosi in un contesto prevedibile, è un meraviglioso strazio. Lettura consigliatissima, anche se si è già visto il film.


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