quo vadis, baby?

quo vadis, baby?

Di Grazia Verasani

Pubblicato nel 2004
Pagine: 187
Genere: Mistery & Giallo




Questo libro mi ha spiazzato dalla prima pagina fino alla fine, per cui mi viene un po' difficile parlarne. Mi ha sorpreso da subito per lo stile della narrazione, in prima persona e con un ritmo incalzante, attraverso gli occhi della protagonista, Giorgia Cantini. Giorgia è una detective privata quarantenne, si occupa soprattutto di casi di tradimenti, di spicciole questioni quotidiane. Si interroga sul senso della sua vita, nella paura di averla buttata via, frequenta bar dove si beve e si suona fino all'alba e ha dei problemi con l'alcool e con il passato. Quando era una ragazzina la madre è morta suicida, in seguito, sedici anni prima dei giorni in cui questa storia è ambientata, si è suicidata Ada, la sorella bella, che nel vano tentativo di sfondare come attrice si era trasferita a Roma ed è tornata a Bologna senza vita. Se Giorgia ha metabolizzato il suicidio della madre, lo stesso non si può dire di quello della sorella, suicidio che ha anche modificato in modo netto i rapporti di Giorgia con il padre. Un episodio scomodo, che il genitore non vuole mai affrontare. La vita della protagonista cambia radicalmente quando riceve una scatola di scarpe piena di lettere scritte dalla sorella quando era ancora viva. Giorgia decide di indagare sul passato della sorella per capire la decisione di suicidarsi e gli ultimi istanti della sua vita. Un libro asciutto, che scorre via senza inutili fronzoli. Mi ha sorpreso e mi è piaciuto molto, tanto che sicuramente leggerò altro di questa autrice.


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