nemesi

nemesi

(sorgenfri)

Di Jo Nesbø

Pubblicato nel 2002
Pagine: 559
Genere: Mistery & Giallo




Non è semplice parlare di questo libro in poche righe. Non è semplice perché uno dei suoi pregi è al tempo stesso anche un difetto. Ci sono molti intrecci nella trama e questo è senza dubbio più un pregio che un difetto, ovvio, anche se forse l'intreccio è troppo, creando un po' di confusione. Ovviamente per far ciò, c'è una notevole quantità di personaggi, troppi, e questo è sicuramente più un difetto che un pregio. I casi fondamentali sono due: il primo riguarda un omicidio avvenuto durante una rapina in banca, il secondo riguarda il suicidio di una ex del detective Harry Hole, il quale ha passato proprio con questa donna l'ultima notte della sua vita. Nel caso della rapina in banca c'è un particolare che stuzzica la collega di Harry, Beate Lonn, cioè assassino e vittima nelle registrazioni sono molto vicini tra loro, facendo ipotizzare che i due non fossero reciprocamente estranei. Nel secondo caso la donna viene trovata con la pistola ancora nella mano destra ed ha una foto nella scarpa. Harry sente puzza di bruciato fin dal primo momento, perché sa che la sua ex era mancina. In questo contesto il commissario si muove nella duplice veste di investigatore e, quando emerge il particolare relativo al secondo caso, indiziato, in fuga dai suoi stessi colleghi. Intanto la sua donna Rakel è in Russia, a decidere in tribunale l'affidamento del figlio Oleg, e Harry si trova a dover collaborare con uno zingaro recluso al penitenziario di Oslo. Tanta carne al fuoco, troppa forse, ma l'autore riesce brillantemente a tenere ben teso il filo della trama, che coinvolge ed appassione fino alla fine.


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