pulp fiction

pulp fiction

Di Quentin Tarantino, Roger Avary

Pubblicato nel 1994
Pagine: 155
Genere: Erotismo & Droga




É la prima volta in assoluto che mi imbatto nella lettura di una sceneggiatura, ma il film mi piace troppo e non ho resistito alla tentazione di lanciarmi in questa nuova esperienza. Innanzitutto penso sia doveroso scindere l'opera dalla traduzione che ne è stata fatta non fedele alla versione cinematografica. Se è possibile che il motivo sia di natura editoriale e quindi parzialmente giustificabile, anche se non se ne capisce la ragione della scelta, è assolutamente privo di scusanti il fatto che il testo sia pieno di errori di battitura, grammaticali e logici. Se nella versione originale americana si una un nome per fare una rima con un'altra parola, sarebbe logico, come è stato fatto nel film, cambiare il nome con uno che faccia rima con la parola tradotta in italiano, ma non è stato fatto. Per il resto è un'opera piacevole, che si legge velocemente nonostante la trama sia nota e non riveli grosse sorprese. La limitazione è che manca quel tocco di regia che esalta il film rendendolo un capolavoro, mentre qui l'opera è più scarna, dovendo essere un supporto cartaceo alla tabella di marcia della realizzazione del film. D'altra parte, però, guadagnano tantissimo risalto i dialoghi, che sono già un punto forte nel film, qui raggiungono un livello inimmaginabile. Questa lettura è consigliata a tutti i fan del film e anche a chi il film deve ancora vederlo, pur non coinvolgendo allo stesso modo della pellicola, di certo non delude.


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