Di Jo Nesbø
Pubblicato nel 2015Libro che andrebbe letto tutto d'un fiato e che per vari motivi ho dovuto leggere a singhiozzi. Parla di un uomo che è costretto a fuggire verso il nord della Scandinavia dopo aver rubato soldi e droga, seppur a fin di bene, al Pescatore, un potentissimo boss della malavita scandinava. Giunto nel nord del Paese, trova un posticino dove cerca di nascondersi dai sicari mandati dal Pescatore, famoso per riuscire a trovare sempre quelli che devono pagare il conto. Il protagonista, che nel paesino in cui si stabilisce si fa chiamare Ulf, va a vivere in un vecchio capanno isolato, lontano dal villaggio, dove vive col tormento di essere trovato dagli uomini del Pescatore. Ben presto conosce una donna, Lea, che in qualche modo diventa il suo mezzo per la redenzione, ma al tempo stesso viene suo malgrado inglobato dalle vicende del paesino e dai suoi bizzarri abitanti, sia nel bene che nel male. Non è certamente un capolavoro, ma la storia è piacevole e lo stile di scrittura mostra personalitàe stile. Riesce ad essere interessante fino al finale, forse intuibile, ma non banale.