Mi sono imbattuto in questo libro per caso, unico disponibile in lingue italiana nell'albergo in cui ho soggiornato qualche giorno. Mi aveva ispirato l'idea di leggere una storia africana, ambientata nel cuore dell'Africa degli anni '70, sperando di trovarvi chissàche, traendone invece solamente una grande delusione. Sembra essere scritto con la pretesa di essere una favola in favore dei mendicanti, quasi avesse lo scopo di promuovere la tolleranza, ma è un'opera grottesca, debole sotto ogni punto di vista, senza credibilità. Partendo dal titolo in cui si evidenzia una seconda moglie che nel libro invece occupa si e no un paio di pagine, tra l'altro evitabilissime, perché non aggiungono nulla a un libro giàpovero di suo. L'idea dei mendicanti che si uniscono e si schierano compatti contro il governo che li vuole cacciare, giàmi faceva sorridere. Ma addirittura il governante che chiede ai mendicanti di tornare perché le persone hanno il bisogno psicologico di fare l'elemosina mi ha fatto capire di aver solo perso tempo leggendo un libro che, onestamente, non consiglio a nessuno.