la piuma

Di Giorgio Faletti

Questo minuscolo libro è stato pubblicato un anno dopo la prematura morte dell'autore e quattro anni dopo e quattro anni dopo che lo stesso l'aveva ultimato. Ciò mi fa pensare che forse l'autore non lo considerava degno di andare in stampa. Almeno non singolarmente. Se poi ne scopro l'esistenza trovandolo in libreria e credendolo lungo il triplo della sua effettiva consistenza, trovo nella carta spessa, nel carattere di stampa enorme e nell'interlinea notevole un secondo indizio di operazione di marketing. Infine le illustrazioni, che ho trovato di scarsa fattura, ma che inevitabilmente allungano il brodo fino a farlo sembrare un romanzo breve, mi tolgono ogni dubbio. Questo volume è una semplice e becera operazione di marketing mandata in libreria sull'onda emotiva che ha colto il pubblico alla triste notizia della morte dell'autore. La piuma del titolo viaggia leggera, sospinta dal vento, fra persone che non hanno scrupoli o sono troppo piene di sé per notarla, per interrogarsi su ciò che sarebbe giusto o non giusto fare. Finché approda davanti agli occhi di chi la nota e ne trae ispirazione. Una sorta di favola breve, che si legge in mezz'ora, che non ho trovato malvagia ma che, mi duole dirlo, non vale un quarto del prezzo di copertina.

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