Di Lois Lowry
Pubblicato nel 1989Quando nel 1940 le manie espansionistiche della Germania nazista portarono all'invasione dei paesi limitrofi, la Danimarca non sfuggì al suo destino. Il governo ed il re Cristiano X, piuttosto che iniziare una guerra che avrebbe portato a un massacro e ad un'inevitabile sconfitta, decisero di patteggiare con i tedeschi, accettando l'invasione ma ottenendo la possibilità di occuparsi in autonomia degli affari interni del Paese. I civilissimi cittadini danesi, risposero con un ostruzionismo sottile, uscendo dai locali non appena entravano i tedeschi, rallentando la burocrazia, diventando inefficienti in tutto ciò che poteva giovare ai tedeschi. Quando iniziarono le persecuzioni degli ebrei, i danesi portarono con barche e pescherecci, rischiando la propria vita e quella dei propri familiari, gli ebrei nella libera Norvegia, salvandone oltre il 90%. In questo drammatico contesto è ambientato questo romanzo, breve ma intenso, in cui due piccole amiche, di cui una ebrea, vivono senza capirlo, il dramma dell'olocausto. Un breve romanzo molto potente e coinvolgente.