cara mamma... sapessi!

Di Laura Ferraioli

L'idea che sta alla base di questa storia non è male, un cucciolo di akita inu che scrive una lettera alla mamma, sembra indirizzata a un pubblico infantile. La realizzazione, però, è a dir poco pessima. Per carità, ognuno è libero di immaginare i pensieri di un cane come meglio crede, anche molto vicini al modo di ragionare dell'essere umano, ma un cane che sa cosa sia la filodiffusione, svariati termini francesi, nozioni di cultura generale su Roma e sul Giappone, proprio non riesco a immaginarlo. Tutto il libro, poi, sembra quasi un elogio alla storia della vita vera dell'autrice, una brodaglia amorosa eccessiva e pesante. Il cucciolo si lamenta perché i suoi genitori, a differenza degli altri che litigano e si tirano i piatti, si amano e si coccolano. Insomma, una storia che spero di dimenticare presto sia per la pochezza che per l'inutilità, ma che, purtroppo, farò fatica a dimenticare, tanto mi ha perplesso che una casa editrice abbia deciso di pubblicarla.

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