la traccia dell'angelo
Pubblicato nel 2011Pagine: 103
Genere: Famiglia & Relazioni
L'impatto con questo libro mi ha inaspettatamente sorpreso per la sua forza e durezza. L'autore ha scritto questa storia in un periodo non facile, e pur mantenendo l'ironia che lo contraddistingue, quest'opera è tutt'altro che leggera come tutte le altre, anzi, è pesante e triste come poche volte mi è capitato. Il nome del protagonista, un bambino di nome Morfeo, è chiaramente un richiamo alla divinità greca del sogno. Il bambino, durante una notte di Natale, vive un tragico incidente che lo condiziona per tutta la vita, che nel libro va avanti fra brevi e profonde introspezioni e un malvagio attacco al sistema sanitario nazionale. Vi sono piccoli capolavori distribuiti in poche parole, cariche di significato, senza la presunzione di diventare aforismi per frasari. Si passa continuamente fra il surreale e l'onirico, non si ha mai la certezza di leggere la realtà o il delirio post incidente. Un libro piccolo, che diventa immenso nell'anima di chi lo legge col cuore triste.