Il romanzo è un capolavoro come pochi, c'è un intreccio incredibile e una storia davvero appassionante. Il titolo, poi, è azzeccatissimo, sia per i riferimenti all'Angelica de "l'Orlando furioso", sia per l'effetto che fa il sorriso di Angelica, indubbiamente protagonista di questa storia, anche se non con lo stesso rilievo della triade composta da Montalbano, Fazio e Catarella. Dispiace solo che un grande scrittore come Camilleri, iscritto da oltre mezzo secolo al partito comunista italiano, utilizzi questa storia per andare contro il centrodestra italiano (al governo nell'anno di pubblicazione del libro), facendo apparire la legge sulle intercettazioni e i tagli sulla spesa pubblica quasi come una complicità del governo con la malavita. Se non avessi scorto il messaggio propagandistico, gli avrei dato il massimo punteggio.